100 artisti-terapisti, medici e critici d’arte hanno festeggiato il compleanno del Dalai Lama il 6 Luglio, creando un Mandala a cielo aperto, sul sagrato della Chiesa di Santa Marta, a Venezia. L’evento è stato ospitato al Padiglione Tibet, in contemporanea e parallelamente alla Biennale, nella chiesa ora sconsacrata e riconvertita a luogo espositivo.
Un Mandala è, nella tradizione buddista, un disegno di sabbia dal significato rituale e spirituale. Le figure geometriche rappresentate, a volte accanto a soggetti molto particolareggiati, sono raccolte in una forma circolare, che funge da contenitore di preghiera condiviso, dove i monaci disegnano la loro meditazione, in un viaggio iniziatico che segue il ritmo del colore.
100 artisti, sotto la guida di Tiziana Tacconi, coordinatrice della Terapeutica Artistica dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, e della psicoterapeuta Mariarosa Calabrese, hanno così creato un’opera condivisa in forma di Mandala, in occasione del compleanno della massima autorità spirituale tibetana.
Fiumi di sale colorato, in svariate sfumature e cromie, si sono così originati, a ritmo di musica, dalle mani pazienti di medici, artisti e critici d’arte, uniti da un unico, innovativo punto di vista sull’arte: la terapeuticità. Poiché l’arte è, per sua natura, catartica, trasformativa. Capace di catalizzare e rafforzare le naturali potenzialità evolutive dell’uomo.
Poiché “l’arte è salute”, ci dice, con chiara semplicità, un artista terapista presente, prima di mettersi all’opera. E così ci si accorge che, fra le vesti bianche degli artisti e medici, spuntano vesti colorate di bambini, di giovani, di madri. Perché l’arte è anche contagiosa. Un irresistibile richiamo alla Vita.