Trent’anni dedicati a un progetto di umanizzazione degli ospedali e più di trenta reparti dipinti, sui muri dei quali si è installata l’arte, come inno alla persona, alla speranza, alla salute.
Rita Mangano, artista e pittrice, proveniente da studi di psicologia, è attualmente promotrice del progetto Ospedali Dipinti e insegnante di corsi di pittura espressiva, nella sua Galleria sui Navigli milanesi.
Tele di cotone o lino, pannelli di legno e alluminio, sistemati nei vari reparti ospedalieri, sostengono suggestioni di acrilici e vernici, che mirano, nella costante ispirazione alla natura, al benessere della persona. Fondamento principale del progetto Ospedali Dipinti è la consapevolezza che il colore influisce sulla percezione emotiva, influenzando la relazione del paziente con l’ambiente e gli interlocutori.
“Il colore è un linguaggio di comunicazione che mobilita emozioni”, suggerisce l’artista, offrendo la preziosa possibilità di ridurre la percezione della medicalizzazione. Opportunità dagli incredibili risvolti terapeutici.
Gli Ospedali Dipinti scelgono così la sdrammatizzazione dei macchinari per la diagnosi, la decorazione delle stanze di degenza, porte dipinte, che rendono più leggeri i passaggi da una tappa all’altra della cura, e soffitti decorati, che distolgono l’attenzione dalla medicazione.
Reparti di trapianto, pediatrici, di neurochirurgia e terapia intensiva, radiologia e pronto soccorso, in svariate città italiane, quali Milano, Bergamo, Pavia, ma anche Cagliari e Ravenna, hanno già “assunto” l’arte quale “assistente alla salute”, aderendo al progetto Ospedali Dipinti. E le potenzialità della collaborazione fra la medicina e l’arte sono ancora tutte da esplorare, coltivare, garantire.
Perché l’assistenza è un’arte, come suggeriva Florence Nightingale, fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna. E l’arte è assistenza.
Info su www.ritamangano.it