«Con parole semplici, l’Arteterapia designa l’arte che fa bene», ha spiegato Francesca Salcioli al pubblico presente in sala alla presentazione di “Trieste Città dell’Arteterapia 2018”, tenutasi ieri presso la Libreria Lovat Trieste, in occasione dell’ArTS Therapy Day, patrocinato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Dopo una giornata interamente dedicata all’arteterapia, con laboratori artistici gratuiti e aperti a tutti, adulti e bambini, Francesca Salcioli, dott.ssa in Terapeutica Artistica e responsabile del progetto Trieste Città dell’Arteterapia, ha incontrato un pubblico attento e vario nell’ala conferenze della Lovat, insieme ai volontari del progetto e alla psicologa ed educatrice Gaia Polla, che ha proposto una riflessione sulla relazione fra arte e psiche. La conferenza è stata moderata da Riccardo Pilat e mandata in onda in diretta da Trieste Cafe.
«Il percorso artistico facilita la propria realizzazione e la creazione di relazioni e rapporti più completi, più appaganti, più belli», ha dichiarato Salcioli, sottolineando tuttavia come «Con l’arte non possiamo curare, ma possiamo prenderci cura, di noi stessi in primis e degli altri» con un invito a non leggere nel termine Arteterapia una cura di tipo medico o psicoterapico, ma a riflettere piuttosto sulla sostanziale differenza fra curare e prendersi cura. «Una mamma si prende cura dei suoi bimbi, ma quando stanno male li porta dal pediatra. La madre si prende cura, il medico cura», ha spiegato Salcioli, citando ancora i curatori di una mostra d’arte e chi si prende cura di un giardino, quali esempi di attività lontane dai concetti di cura di tipo medico e di malattia.
«Tutti noi siamo potenzialmente creativi», ha commentato Gaia Polla, «Essere creativi significa avere in sé la capacità di tirare fuori le emozioni». «Winnicott diceva che un adulto creativo è un adulto che porta in sé il suo essere bambino», ha aggiunto Polla, sottolineando che il bambino «attraverso dei canali molto specifici – come il gioco, il disegno, le manipolazioni – comunica il suo mondo interno, quello che sente, in modo molto libero. Parla di sé e al contempo capisce quello che gli sta succedendo. E lo fa senza pregiudizio». Gaia Polla ha infine evidenziato l’importanza di coltivare una specializzazione professionale all’interno dei diversi ruoli – ad esempio dell’arteterapeuta, dello psicologo, del medico, come di tutte le figure coinvolte nelle relazioni di crescita e d’aiuto – per favorire la collaborazione e la creazione di «équipe di professionisti in cui ognuno ha un ruolo ben specifico, ma c’è una rete di sostegno».
Il progetto Trieste Città dell’Arteterapia si terrà nel 2018, in occasione del 40esimo anniversario della Legge Basaglia e chiusura dei manicomi, processo in cui l’arte giocò un ruolo rilevante nella riforma dell’assistenza psichiatrica e rivalorizzazione della persona (ancor prima del paziente), in particolare negli ospedali psichiatrici di Gorizia e Trieste.
In questo anniversario d’arte e salute Trieste Città dell’Arteterapia proporrà l’erogazione di 400 ore di laboratori e esperienze artiterapiche gratuite per gli utenti, basandosi esclusivamente sulla rete del dono e del volontariato degli operatori. Le 400 ore saranno suddivise in 5 macroaree (Infanzia, Anziani, Ospedali, Disabilità, Cittadini) e permetteranno la realizzazione di una Mostra Diffusa Permanente dell’Arteterapia, un’esposizione stabile aperta a cittadini e turisti. Il Progetto è patrocinato dal Comune di Trieste.
Sono già attivi laboratori di preparazione a Trieste Città dell’Arteterapia e seminari di formazione teorico-pratica inizieranno in dicembre a (info@salottoolistico.it) a cura di Le Buone Arti. Tutti gli arteterapeuti, artisti e volontari coinvolti offrono gratuitamente una parte del loro tempo per diffondere e facilitare momenti di relazione e creatività, per il benessere condiviso. È possibile diventare Volontario di Trieste Città dell’Arteterapia, partecipare ai seminari formativi o divenire Donatore d’Arteterapia, con la possibilità di indicare eventualmente anche il reparto, la scuola o la sede a cui donare un’ora di laboratorio, scrivendo a info@lebuonearti.it, collegandosi al sito www.lebuonearti.it o contattando Trieste Città dell’Arteterapia su Facebook (www.facebook.com/TriesteArteterapia/).
Il video della conferenza di Trieste Città dell’Arteterapia all’ArTS Therapy Day 2017
a cura di Trieste Cafe
Alcune immagini dei laboratori artistici dell’ArTS Therapy Day